Non ci pensiamo mai, ma l’acqua è un elemento primario per il nostro benessere, eppure quella che beviamo può fare danni inimmaginabili.
Sai, beviamo acqua tutti i giorni senza pensarci troppo. È quella cosa che dai per scontata, apri il rubinetto o prendi una bottiglia e fine. Eppure non sempre ci chiediamo cosa ci sia davvero dentro, oltre alla freschezza che ci disseta.
Non tutti lo sanno o ci pensano, ma quando beviamo acqua, possiamo ingerire anche altre sostanze che fanno davvero molto male alla nostra salute. È bene informarsi e attivarsi subito cambiando le proprie abitudini, altrimenti rischi di stare male anche tu.
Negli ultimi anni si è iniziato a parlare sempre più spesso delle microplastiche. Minuscole, invisibili, eppure finiscono ovunque: nel mare, nel cibo e pure nei nostri bicchieri. Non te ne accorgi, ma le stai ingerendo. La cosa che lascia un po’ spiazzati è che la quantità cambia parecchio a seconda di come scegli di bere.
Un gruppo di ricercatori ha messo insieme più di cento studi e il risultato è stato abbastanza chiaro: chi beve acqua confezionata ne assume molte di più. Parliamo di decine di migliaia di particelle all’anno, anche 90mila in più rispetto a chi si affida al rubinetto. Numeri che fanno impressione, soprattutto se ci pensi nell’arco di una vita intera.
Il motivo di questa contaminazione è molto semplice: la plastica delle bottiglie non è neutra. Col tempo, col caldo, con il continuo apri e chiudi del tappo, rilascia piccoli frammenti che finiscono direttamente nell’acqua. Anche solo il trasporto o la pressione degli imballaggi peggiorano ulteriormente la situazione.
Gli studiosi hanno calcolato che una persona che beve solo acqua del rubinetto ne ingerisce già tante, tra 39mila e 52mila particelle ogni anno. Ma con l’acqua in bottiglia i numeri raddoppiano. E non tutte le marche sono uguali: alcune hanno valori molto più alti, altre meno, ma nessuna può dirsi completamente “pulita”.
Il problema è che non ci sono regole che valgono per tutti. Ogni laboratorio usa metodi diversi per misurare queste particelle e i risultati non sempre si possono confrontare.
In fondo bere acqua è la cosa più normale che facciamo ogni giorno. Ma sapere che tipo di acqua scegliamo, e in che contenitore arriva, può fare una grande differenza.
Più plastica usiamo per contenere l’acqua, più microplastiche finiscono nel nostro organismo. Bere è vitale, non si discute, ma forse sarebbe il caso di chiederci anche come beviamo. Alla fine basta poco per ridurre i rischi legati alle microplastiche: preferire quando possibile l’acqua del rubinetto, magari filtrata se serve, e ridurre le bottiglie usa e getta. Oppure, anche se più cara, bere acqua in vetro.
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