Capita spesso di aprire la dispensa e trovare patate germogliate: si mangiano o no? E soprattutto, rischiamo qualcosa?
Quante volte ti è capitato di aprire la dispensa, prendere le patate e trovarle con quei piccoli germogli che spuntano fuori? Ammettilo, il dubbio è sempre lo stesso: le butto o le mangio?
E ogni volta sembra un dilemma da risolvere, perché nessuno ha voglia di rischiare mal di pancia o peggio.
Quando la patata comincia a fare quei ricciolini verdi o bianchi, non significa che sia “avvelenata”. In realtà sta solo iniziando il suo ciclo naturale: il tubero, che è una riserva di energia, si prepara a diventare pianta. Durante questo processo però cambia qualcosa al suo interno.
La più famosa sostanza che viene a formarsi è la solanina, una sostanza tossica che la patata produce soprattutto quando prende troppa luce o viene danneggiata. Non è una leggenda: se accumulata in grandi quantità, può dare fastidio sul serio alla nostra pancia.
Buone notizie però arrivano da alcuni ricercatori inglesi che hanno dimostrato che le patate con i germogli, se ancora sode e sane, si possono tranquillamente mangiare. Basta eliminare i germogli e soprattutto le parti verdi della buccia, perché è lì che la solanina si concentra di più. Una volta pulite, il sapore è identico alle patate più giovani e nessuno noterà la differenza.
Ovviamente ci sono dei casi in cui la patata va direttamente nel bidone della spazzatura. Se la prendi in mano e ti sembra molle, raggrinzita o con germogli lunghi e numerosi, allora è da scartare. Stesso discorso se presenta macchie scure o un colore verde diffuso: sono segnali che il tubero non è più in buone condizioni. Mangiarla potrebbe portare a nausea, dolori addominali, mal di testa e persino febbre. Meglio non rischiare in questi casi.
Se vuoi evitare il problema alla radice, c’è un trucco semplice: conserva le patate al buio, in un luogo fresco e asciutto. Mai vicino a mele e banane, perché l’etilene che rilasciano accelera la maturazione e quindi la comparsa dei germogli. Un altro consiglio pratico: non comprare chili e chili di patate se non pensi di consumarle in poco tempo. Tanto, dopo una settimana dall’acquisto, già il 50% può cominciare a germogliare.
Se le tue patate sono ancora belle compatte e i germogli piccoli, ti basta tagliarli via insieme a un po’ di buccia verde e cucinarle come sempre. Fritte, al forno, fatte a purè, gnocchi o lesse e condite ad insalata: non noterai differenze né di gusto né di consistenza. Basta un po’ di attenzione e puoi evitare sprechi inutili, continuando a portare in tavola uno degli ingredienti più versatili e deliziosi che abbiamo.
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