A chi non è capitato di dimenticare una bottiglia d’acqua in macchina per svariato tempo? Ti spiego perché non dovresti più berla.
Tutti condivideremo il fatto che tra gli oggetti che maggiormente si dimenticano in macchina, un posto particolarmente speciale nella lista è riservato alle bottiglie d’acqua, grandi o piccole. Le portiamo con noi per scorta o necessità, oppure beviamo e lasciamo nell’abitacolo il rimasuglio.

Oltre a rientrare tra le cose abbandonate più spesso, rientrano poi tra quelle che più di rado vengono recuperate. Ne consegue che restano all’interno della macchina per giorni o addirittura settimane intere. Ma cosa succede a quest’acqua? Ebbene, subisce una trasformazione…
Perché non dovremmo più bere le bottiglie d’acqua dimenticate in macchina
Se l’acqua dimenticata in macchina cambia nel tempo, è tutta una questione di fisica. La trasformazione di cui diventa oggetto, la rende potenzialmente pericolosa per la salute di una persona ed è proprio per questo che la scelta migliore da fare è quella di gettarla via.

E’ vero, siamo tutti contro gli sprechi e a favore del risparmio, soprattutto in questi periodi di caro vita. L’acqua è tra i beni più preziosi che abbiamo a disposizione, indispensabile per il nostro benessere. Tuttavia, proprio in vista del ruolo importante che ricopre per la salute, non possiamo sottovalutarla.
Se d’estate dimentichiamo a lungo una bottiglia d’acqua in macchina, esposta al sole e alle alte temperature, devono nascere dei dubbi riguardo la sua sicurezza. Gli esperti hanno chiarito la questione dopo un’attenta analisi e uno studio di quel che accade all’acqua. Le preoccupazioni sono legittime.
Bottiglie d’acqua dimenticate in macchina: perché subiscono una trasformazione che le rende pericolose
Le temperature all’interno dell’automobile possono toccare picchi estremi. Il professore di fisica Vincenzo Schettini ha studiato come la luce solare che penetra all’interno finisca per essere assorbita dagli oggetti.

L’abitacolo può raggiungere e superare persino i 60°C di temperatura e questi livelli sono in grado di influenzare facilmente la plastica delle bottiglie, causando la rottura dei vari legami chimici. Ne consegue un rilascio di sostanze chimiche all’interno dell’acqua. Nonostante la FDA (Food and Drug Administration) dichiari che le quantità rilasciate sono piuttosto basse, non è mai troppa la precauzione.
Bottiglie e, in generale, contenitori che hanno subito modificazioni a causa del calore dovrebbero destare preoccupazione e non indurci a consumare ciò che è contenuto al loro interno. I composti chimici della plastica, come il bisfenolo A (BPA) e ftalati, possono filtrare nell’acqua e avere effetti negativi sulla salute della persona.
Composti chimici nell’acqua: quando le bottiglie diventano un pericolo
E’ di gran lunga preferibile bere da borracce termiche, sostenibili per l’ambiente e meno pericolose. Resistenti alle temperature, rappresentano la soluzione ideale per chi desidera avere sempre una scorta d’acqua in macchina. Parliamo delle bottiglie in acciaio inossidabile costituite da materiali isolanti che mantengono le temperature stabili e proteggono l’acqua dalle sostanze plastiche.