La Vitamina D è una di quelle sostanze fondamentali per il nostro organismo. Soprattutto durante le stagioni autunnali e invernali si può averne carenza, ma la si può aumentare in maniera molto semplice.
Fondamentale per la salute delle ossa, per l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo nonché per il contributo allo sviluppo muscolare e alla sua azione immunostimolante, la Vitamina D, si intuisce facilmente, è una sostanza liposolubile fondamentale per la il buon funzionamento del nostro organismo. In estate è facile accumularla grazie alla maggiore esposizione al sole che naturalmente ne stimola la produzione, ma durante le stagioni fredde con le giornate che si accorciano come bisogna fare? Basta seguire una buona routine.
Essendo fondamentale per diversi processi, va da sé la carenza di Vitamina D può provocare alcune problematiche, dai dolori ossei ed articolari fino alla debolezza muscolare fino ai crampi e ad una maggiore esposizione a stati di ansia e depressivi.
In estate, la maggiore esposizione al sole garantisce una buona produzione di Vitamina D, il problema potrebbe cominciare a presentarsi quando le giornate si accorciano e, con l’avvento delle stagioni fredde, si esce di meno. In questi mesi è fondamentale integrare la Vitamina D in altri modi, attraverso buone pratiche alimentari e non solo.
Il primo consiglio utile è quello di assumere Vitamina D attraverso quegli alimenti che più la contengono. In realtà assumere questa vitamina solo ed esclusivamente affidandosi al cibo sarebbe sbagliato, non si arriverebbe mai ad assumere le quantità necessarie, sicuramente però con il ridursi delle giornate può essere utile modellare la propria alimentazione rivolgendosi verso quegli alimenti che più ne sono ricchi.
Le fonti alimentari più ricche di questa vitamina sono il salmone e lo sgombro, che contengono quasi il 100% del fabbisogno giornaliero necessario. Introdurli nella dieta è quindi consigliato, ma ovviamente non si possono consumare tutti i giorni, soprattutto perché non a tutti piacciono o mangiano animali.
Niente paura, la Vitamina D è contenuta in tantissimi altri alimenti anche se l’apporto è inferiore. Sì anche a pesce spada, tonno e aringhe altre ottime fonti; contengono poi vitamina D, anche se in quantità variabili, anche il latte, i formaggi più grassosi e lo yogurt, anche il tuorlo d’uovo ne contiene. Per quanto riguarda le fonti vegetali, la miglior fonte è rappresentata dai funghi, ma anche spinaci, cicoria e bietole ne contengono. Altre fonti non animali sono rappresentate dai legumi e dai cereali integrali, anche se ne contengono in quantità inferiori.
Fondamentale però resta l’esposizione solare. In inverno lo sappiamo solo pochissime parti del corpo sono esposte, gli esperti comunque consigliano un’esposizione al sole dai 5 ai 30 minuti tra le 10:00 e le 16:00 almeno tre volte al giorno.
In ogni caso i valori di Vitamina D possono e devono essere controllati attraverso le analisi del sangue; in caso di carenza eccessiva è sempre bene consultare il medico ed assumere eventualmente integratori consigliati.
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