A metà tra l’assurdo ed il geniale, tra l’utile e l’inutile, dal Paese del Sol Levante hanno inventato degli utensili da cucina che ti faranno venire voglia di comprarli immediatamente.
Il Giappone è, dall’immediato secondo Dopoguerra, la patria dell’innovazione e dei ritrovati in tanti settori. Non è un caso se alcune delle aziende più famose al mondo in termini di automotive, di tecnologia e tanto altro sono proprio giapponesi. Sony, Mitsubishi, Yamaha, Honda, Toyota, Nintendo, SEGA, Capcom, Konami, sono tutti dei giganti nei rispettivi settori. Ed anche in fatto di cucina oggi l’ingegno nipponico sa farsi valere, con la creazione di strumenti appositi alquanto fuori di testa.
Per fuori di testa si intende una utilità che si sposa ad una ingegnerizzazione, affordance (comodità di uso) e che mette in risalto altri aspetti volti a favorire quanti più vantaggi possibili. Va anche detto che le case giapponesi, almeno nelle aree urbane, sono notoriamente molto piccole e che gli spazi sono davvero stretti. C’è quindi la necessità di dovere ottimizzare proprio la componente relativa a dove riporre gli oggetti, in cucina come in altri ambiti.
Nei tipici “conbini” giapponesi – i caratteristici “microminimarket” che esistono solo lì – che sono di piccole dimensioni ma strabordanti di roba da comprare, è possibile trovare degli accessori da cucina mai visti prima. E che, per quanto riguarda in questo caso l’ambito da cucina del quale stiamo parlando (ma la cosa ha validità anche per altri contesti) annovera cose come la penna stick simil-colla ma per il burro e tanto altro.
C’è ad esempio pure il separatore di tuorli, c’è il togli etichetta (non è di ambito culinario ma meritava una menzione speciale, n.d.r.) da qualsiasi superficie, che funziona alla grande con quegli adesivi che si strappano e che lasciano quei residui fastidiosi di carta appiccicosa. E poi la tazza per il latte, per il tè, per la camomilla, per le tisane, con però incorporato un apposito vano per i biscotti. E la pinza per i tappi delle bottiglie, che è utile per togliere quei tappi che risultano praticamente impossibili da rimuovere semplicemente afferrandolo e torcendolo.
Fanno una bella mostra di loro pure altri oggetti decisamente bizzarri come l’affetta uovo, che fa si di potere ridurre un uovo sodo suddiviso in più fettine di uguale spessore tra loro. Davvero utile in questo caso per la preparazione di insalate, toast, sandwich e panini vari che prevedono la presenza per l’appunto dell’uovo.
Ma forse il più strambo oggetto da cucina è lo sgrana pannocchia. Che funziona togliendo chicco per chicco la pannocchia, consentendoti di raccogliere il mais in maniera ordinata.
E se hai sempre pensato che il ventilatore sia un oggetto concepito solo per darti sollievo nel corso delle giornate dove fa particolarmente caldo, allora sappi che ti sei sempre sbagliato. Perché i giapponesi hanno inventato anche un ventilatore miniaturizzato con l’apposito scopo di far raffreddare il cibo o le bevande particolarmente caldi e con il quale rischi di scottarti.
Si aggancia alle bacchette, che da quelle parti rappresentano la norma così come lo sono le forchette da noi in Occidente, ed agisce soffiando piano ma nella maniera che serve sul cibo per farlo raffreddare con maggiore velocità.
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