Vuoi raccogliere i funghi nel bosco? Fai attenzione a questo dettaglio, senza saperlo puoi raccoglierne una tipologia velenosa.
Moltissime persone amano recarsi nel bosco alla ricerca dei funghi, però è molto importante conoscerli per evitare spiacevoli conseguenze, in alcuni casi anche pericolose. Infatti, è bene ricordare che i funghi non sono tutti commestibili, molti sono tossici e velenosi.
I meno esperti possono facilmente confondere le tipologie commestibili con quelle tossiche perché alcune sono davvero simili. Esiste un tipo di fungo che è molto simile al porcino, appartiene infatti alla sua famiglia e cresce negli stessi periodi e negli stessi luoghi, cioè alla base di faggi, querce e castagne. Nonostante siano molto simili le differenze sono sostanziali perché il porcino è commestibile mentre l’altro non lo è.
Si tratta del Boletus satanas, più comunemente noto come porcino malefico o satanasso, un fungo non solo tossico ma anche velenoso. Per evitare di fare i conti con pericolose conseguenze è fondamentale fare attenzione ad alcuni dettagli, così facendo sarà decisamente più semplice stare alla larga da questo pericoloso fungo.
Rispetto al porcino ‘buono’ quello malefico ha delle caratteristiche diverse che ti aiuteranno a riconoscerlo e ad evitarlo. Ad esempio il cappello ha una forma molto simile ma la colorazione non è la stessa. Nel Boletus satanas è biancastro con sfumature grigie e verdi. Lo stesso vale per il gambo, la forma è simile ma il colore no, in quello malefico è rosso e tende a diventare azzurro quando viene toccato, quello del porcino invece è bianco.
Bisogna fare molta attenzione anche alla parte interna del cappello, dove vengono prodotte le spore, nel porcino è bianco o giallo-verdognolo, in quello malefico invece è di colore rosso scuro. Anche l’odore ti aiuterà a riconoscerlo, infatti quello del Boletus satanas non è affatto gradevole. È importante precisare che questa tipologia non è mortale però è comunque pericoloso a causa delle tossiche sostanze che contiene.
Il porcino malefico contiene bolesatina che lo rende altamente tossico, i sintomi si manifesteranno in poco tempo dopo averlo consumato crudo o come infuso, alcune persone notano i sintomi addirittura mentre lo stanno ancora mangiando. Ma cosa succede a causa del suo consumo? Le conseguenze non sono affatto piacevoli, infatti scatena una violenta sindrome gastrointestinale che causa diarrea e vomito persistenti. Ma questo non è l’unico sintomo, infatti è anche un forte allucinogeno. Sembra infatti che da secoli gli sciamani utilizzano questa tipologia di fungo per poter provocare delle allucinazioni al fine di modificare la percezione della realtà.
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